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lunedì 18 gennaio 2016

GIUBILEO, DIOCESI DI ROMA-AMA: PROTOCOLLO D'INTESA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA NELLE 336 PARROCCHIE ROMANE

 "Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente…". E' l'ultima enciclica di Papa Francesco, che evidenzia anche il tema della tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale, a ispirare l'avvio della raccolta differenziata "porta a porta" dei rifiuti presso le 336 parrocchie romane. 
Il programma, che prende il via in occasione dell'anno giubilare, è previsto da un protocollo d'intesa sottoscritto da Vicariato di Roma e Ama, presentato in anteprima domenica 17 gennaio ai fedeli della parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata dal Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma per il Settore Est, S.E. Mons. Giuseppe Marciante, dal Direttore dell'Ufficio per la Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma e incaricato della Pastorale Familiare, Mons. Andrea Manto, dal Sub Commissario con delega ai Rifiuti e all'Ambiente di Roma Capitale, Generale Camillo De Milato, e dal Direttore Generale di Ama, Alessandro Filippi. A fare gli onori di casa il parroco, don Antonio Lauri, che nella propria parrocchia sta realizzando un percorso formativo sulla custodia del creato. Ha moderato Alfonso Cauteruccio, Presidente di Greenaccord.
L'accordo, che inizialmente era previsto per la raccolta delle pile usate, dei toner e delle cartucce delle stampanti, è stato ampliato prevedendo il posizionamento nei locali delle parrocchie da parte di Ama di appositi contenitori per la raccolta differenziata di 5 frazioni di rifiuti: scarti alimentari e organici; multi-materiale leggero (contenitori in plastica e metallo); contenitori in vetro; carta; materiali non riciclabili. 
Sarà cura degli operatori aziendali provvedere allo svuotamento dei contenitori, con l'attivazione di servizi esclusivi, e all'invio dei materiali differenziati presso le rispettive piattaforme di recupero. Sulla base delle buone pratiche adottate da ciascuna parrocchia, Ama provvederà a stilare periodicamente una classifica delle parrocchie più virtuose.
Saranno inoltre organizzati eventi paralleli, che accompagneranno lo sviluppo della raccolta differenziata nelle parrocchie romane. Saranno predisposte giornate formative ad hoc per i più giovani presso gli oratori e durante le ore del catechismo. Scout e associazioni giovanili, insieme a eco-informatori Ama, proporranno iniziative sul tema della corretta gestione e differenziazione dei rifiuti. 
Saranno organizzate visite guidate presso l'impianto di compostaggio Ama di Maccarese, dove gli scarti alimentari vengono trasformati in compost, un fertilizzante di qualità per l'agricoltura. Le parrocchie con spazi verdi idonei potranno inoltre richiedere gratuitamente la compostiera per effettuare il compostaggio domestico. La struttura operativa di Ama effettuerà tutti i sopralluoghi necessari per l'avvio del servizio. 
Dopo una consultazione con i parroci interessati, l'azienda assegnerà a ciascuna parrocchia una dotazione di contenitori idonei a soddisfarne le esigenze. Sarà poi distribuito il materiale informativo sulla corretta differenziazione dei rifiuti e, progressivamente, il servizio entrerà a regime dalla primavera del 2016.
L'accordo con la Diocesi di Roma è di grande rilievo nella promozione e sviluppo della raccolta differenziata presso le grandi utenze (come ministeri, palazzi istituzionali, grandi uffici, centri commerciali, accademie, università, luoghi di cultura), che l'attuale management, in accordo con il Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, sta ulteriormente incrementando. 
Le parrocchie, in questo senso, sono luogo di aggregazione ideale per la diffusione della cultura ambientale fra le famiglie e, come si legge nel Protocollo, "sono un punto di riferimento all'interno del territorio dei singoli quartieri e svolgono un ruolo fondamentale anche in ragione del loro impegno sul fronte dell'assistenza sociale nonché nell'ambito delle tematiche educative volte al rispetto dell'"altro" e dell'ambiente in cui viviamo".
Greenaccord, che ha seguito e condiviso l'iter dell'accordo, auspica che l'esperienza di Roma sia replicata in tante altre diocesi italiane poiché rappresenta un modello valido per la formazione e la sensibilizzazione dei fedeli ad una più attenta cura del territorio parrocchiale e di quanti vi abitano.


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