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martedì 7 luglio 2015

Le Macioche, azienda vinicola all'insegna della sostenibilità, inizia un attento percorso verso la certificazione biologica.

La tenuta vitivinicola nel cuore di Montalcino cambia proprietà e si rinnova: restyling del logo aziendale, nuova etichetta e un attento percorso verso la certificazione biologica

Luglio 2015 – Passione per la terra e per il vino, propensione al rinnovamento, con un occhio di riguardo alla tradizione, attenzione all'impatto ambientale: ecco i valori che animano i tre giovani imprenditori veronesi – Stefano Brunetto, Massimo Bronzato e Riccardo Caliari, due ingegneri e un economista - che nel settembre 2014 hanno acquisito Le Macioche, sei ettari di terreno sulle dolci colline toscane di Montalcino, in un territorio ricco di storia e di vigneti. Forti di un'esperienza nel settore agricolo e animati da grande entusiasmo hanno deciso di dare un nuovo impulso a questa realtà.

"Era fondamentale iniziare questa nuova avventura, arricchendola con la nostra esperienza imprenditoriale e dando un segnale di rinnovamento" – spiega Stefano Brunetto, che segue in prime persona la gestione della tenuta – "Da qui la scelta di rivedere il logo aziendale e di sviluppare una nuova etichetta, ispirata al simbolo del territorio, da cui prende il nome l'azienda stessa: una radice stilizzata di corbezzolo, in dialetto locale la 'macioca'".

"Si tratta per noi di un'importante operazione di rebranding che è coerente con il nuovo percorso intrapreso dalla tenuta" – continua Brunetto – "rispettare la tradizione e al tempo stesso intensificare il percorso di sostenibilità da sempre seguito, per arrivare in breve alla certificazione biologica".

Le Macioche dalla sua nascita vanta un approccio ai processi di vinificazione che esclude l'uso di sostanze chimiche e predilige l'utilizzo esclusivo di prodotti e tecniche naturali come il sovescio. "Il nostro obiettivo" – afferma l'imprenditore – "è completare la conversione all'agricoltura biologica e ottenere la certificazione nel 2018". Non solo. "L'azienda ha in programma anche - da novembre 2015 - un iter di sostenibilità ed efficienza energetica con il calcolo dell'impronta ambientale (Carbon Footprint e Water Footprint). E' per noi fondamentale valorizzare questo aspetto della produzione".
In attesa di questi traguardi sono i dettagli che fanno la differenza. La scelta di essere "green" si ritrova già nell'utilizzo di vetro riciclato al 95%, nei cartoni da imballaggio a fustella unica, in tappi di sughero provenienti da aziende che rispettano i cicli di coltivazione e produzione del sughero e nell'uso di bancali ecosostenibili, in materiale riciclato e pressato.

Rispetto della tradizione dunque con uno sguardo rivolto al futuro, ecco in sintesi la filosofia de Le Macioche: per questo la nuova proprietà ha confermato il team di lavoro già presente in vigna e in cantina, sostenuto dall'esperienza maturata in azienda e dalla profonda conoscenza del territorio. Punta di diamante del gruppo di lavoro è l'enologo di riconosciuta fama Maurizio Castelli. 
"Le Macioche è una delle perle del Montalcino e rappresenta per noi, appassionati di vino ed esperti di efficienza energetica e sostenibilità, un progetto dinamico con cui metterci in gioco" conclude Stefano Brunetto.

LE MACIOCHE – La vigna e i vini
La tenuta ha una superficie complessiva di sei ettari, tre a vigneto classificato Brunello, a circa 420 mt sul livello del mare. Vanta una produzione media di circa 18.000 bottiglie. Nel 2001 l'allevamento è stato convertito a Guyot, la raccolta viene fatta a mano, con piccole cassette. La vinificazione delle uve avviene in tini di legno trococonici (Brunello) e di acciaio (Il Rosso). Per la fermentazione vengono usati solo lieviti indigeni e avviene grazie a continui rimontaggi e al controllo delle temperature. Dopo la fermentazione Il Rosso di Montalcino riposa 10 mesi in tonneaux da 5 Hl, il futuro Brunello, 40 mesi in botti ovali di rovere francese, il Brunello Riserva 50 mesi. La nuova proprietà ha sostituito quasi tutte le vecchie botti con botti in rovere francese di Marc Grenier, artigianali e su misura. 
Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino e Brunello Riserva costituiscono il pregiato assortimento della cantina Le Macioche.  Denominazione D.O.C per il Rosso di Montalcino, annate 2011 e 2013, D.O.C.G  per il  Brunello, annate dal 2004 al 2010 e per il Brunello Riserva, annate 2004 e 2006.

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