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venerdì 11 dicembre 2009

Solarday: Italia rischia di perdere il treno del solare: gli incentivi da soli non bastano





Comunicato stampa Milano, 11 dicembre 2009



ALESSANDRO SOTGIU AMMINISTRATORE DELEGATO DI SOLARDAY:

"L'ITALIA RISCHIA DI PERDERE IL TRENO DEL SOLARE"
Gli incentivi da soli non bastano: meno burocrazia e più investimenti sulla filiera italiana


Una filiera che stenta a decollare e un'eccessiva burocrazia sono oggi i principali freni allo sviluppo del settore fotovoltaico in Italia. Il paese del sole sta rischiando di essere oscurato dalle lungaggini burocratiche e da una catena del valore che incontra ancora troppe difficoltà. Oggi per far partire un impianto sono richiesti ben 61 passaggi tra operatori di rete e GSE oltre a 20 regole diverse per 20 regioni.

E' quindi necessario adottare fin da subito dei processi semplici e chiari: le incertezze legislative, a livello nazionale e regionale, non fanno altro che scoraggiare operatori e cittadini ad investire in questo settore.
Gli incentivi da soli non bastano: è" auspicabile" lo sviluppo dell'intera filiera affinchè il conto energia rappresenti una reale opportunità di crescita economica per il nostro paese.
La lavorazione delle materie prime è fortemente asset o capital intensive ed è pressoché assente in Italia mentre la produzione di componenti, celle, moduli e tecnologie è ben sviluppata ma può essere a rischio per la forte pressione sui prezzi e il calo degli investimenti nella produzione di energia. L'attività di installazione di impianti è divisa tra una miriade di operatori più o meno piccoli che stanno risentendo del credit crunch e che hanno difficoltà di accesso al credito.
Come Solarday continueremo i nostri piani di sviluppo, orientandoci soprattutto verso mercati maturi come la Germania che oggi rappresenta il 60% della nostra produzione, mantenendo le caratteristiche di prodotto "Made in Italy", riconosciuto per l'alta qualità e affidabilità. In Germania già dai primi mesi del 2010 è prevista una riduzione del 30% degli incentivi ma i nostri ordinativi rimangono comunque significativi per l'anno 2010, ad oggi 10/12/2009, il portafoglio ordini è di 12Mgwat.t Date le attuali incertezze normative manterremo la nostra quota sull'Italia a parte e, coglieremo le ottime opportunità che il mercato del fotovoltaico presenta, puntando a nuovi ambiti quali la Grecia, la Francia,la Repubblica Ceca, la Slovenia Turchia


Solarday Spa - www.solarday.it
Una linea di produzione completamente automatizzata che oggi può produrre fino a 250mila moduli fotovoltaici/anno in silicio policristallino. Solarday ha chiuso il 2008 con un fatturato di 58milioni di euro e una produzione di 100mila moduli fototovoltaici.
Con una capacità produttiva nominale di 60MW lo stabilimento, sorto nel 2006 a Mezzago, nei pressi di Milano, rappresenta una delle maggiori realtà industriali d'Italia in campo fotovoltaico, sia per tipologia di prodotto che per tecnologia di processo e impegna circa 100 lavoratori tra collaboratori, impiegati e operai.
Le attività di produzione controllo qualità e ricerca sono coordinate da un team di tecnici specializzati con oltre 20 anni di esperienza nel settore che, anche con l'ausilio di avanzate attrezzature di produzione hanno consentito a Solarday di ottenere la certificazione, da parte dell'ente tedesco TŰV, secondo standard IEC 61215 Safety Class 2 per i propri prodotti e per il proprio processo di produzione, i prodotti Solarday sono inoltre certificati IEC EN 61730 1 -2.

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