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lunedì 3 aprile 2017

Convegno FIPER: "Efficienza, innovazione, energie rinnovabili: quali scenari post Accordo di Parigi?"


Walter Righini, presidente di FIPER, alla luce del recente anniversario dei 60 dal trattato di Roma, apre i lavori del convegno "efficienza, innovazione, energie rinnovabili: quali scenari post Accordo di Parigi" in occasione dell'Assemblea Generale di FIPER, ponendo la necessità di interrogarsi come cittadini europei su un nuovo modello di crescita, che deve coniugare lo sviluppo economico alla protezione del clima e delle risorse naturali.
"Bergamo come simbolo di un territorio, quello della Pianura Padana spesso citato nelle notizie di cronaca per l'inquinamento dell'aria e dei suoli, luogo da cui ripartire per la redazione della Nuova Strategia Energetica Nazionale che inevitabilmente dovrà tener conto dell'evoluzione tecnologica propria del mondo dell'energia" così Righini dà la parola al Sindaco Gori.
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha focalizzato l'attenzione sulla campagna in corso di esecuzione denominata "Bergamo respira", in cui l'amministrazione è impegnata da un lato a sensibilizzare e aggiornare i cittadini (35.000 cartoline /manifesti/video/autobus/pagina facebook) sui dati relativi alla qualità dell'aria e le conseguenze in termini di salute nel caso di sforamento dei limiti emissivi, dall'altro a fornire soluzioni alternative per incrementare la mobilità sostenibile, (acquisto 12 autobus elettrici per un valore di 6 milioni di Euro) l'assorbimento della CO2 (150.000 euro per la piantumazione alberi per riequilibrare il micro clima cittadino). All'interno della campagna è prevista la verifica del 5% a campione dei 22.000 impianti termici cittadini e l'impiego dell'autoscan, che riconosce in tempo reale la classe energetica dei veicoli in circolazione, verifiche finalizzare a disincentivare tecnologie obsolete a altamente emissive. 
Maria Claudia Terzi, Assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia ha fatto appello alla Commissione europea per affrontare in modo strutturale la questione dei veicoli diesel, tra le principali cause di inquinamento del bacino padano. L'assessore lombardo ha poi ricordato che la programmazione regionale si è concentrata su tre assi di intervento: la mobilità sostenibile, la ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico e il rifacimento delle reti di illuminazione pubblica in chiave 'smart', per i quali sono state attivate azioni specifiche e messe a bilancio risorse per attivare bandi per un totale di oltre 70 milioni di euro. Per quanto riguarda il capitolo aria, l'assessore lombardo ha evidenziato le diverse azioni adottate, quali la sottoscrizione degli interventi per la qualità dell'aria, dell'accordo di programma del Bacino Padano, e ultimo in ordine di tempo, il 'Protocollo aria', sperimentazione avviata in collaborazione con Anci e Arpa che ha coinvolto oltre 100 Comuni del territorio regionale.
Pietro Gasparri, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali-MIPAAF, ha posto l'attenzione sul ruolo che il settore agricolo può e deve giocare nel garantire il presidio territoriale e attuare misure di mitigazione climatica. In particolare nel settore forestale, il collegato agricolo ha dato delega al MIPAAF di revisionare la legge forestale. Il MIPAAF a riguardo ha collaborato con Ministero Cultura per far comprendere l'attività di manutenzione forestale all'interno delle misure previste dal Dpr 13 febbraio 2017, n. 31 - Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. Riguardo il comparto biogas, il MIPAAF ha ribadito il proprio interesse a seguire l'evoluzione degli impianti esistenti nell'attività di diversificazione e sostenibilità di medio lungo periodo per garantire l'indotto e le filiere agro-alimentari consolidate sul territorio.     
Massimiliano Caputo, Rappresentante del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana presso l'Unione Europea ha allargato lo sguardo indicando quali priorità di investimento della politica estera europea i seguenti temi: efficienza energetica, azioni di prevenzione delle catastrofi naturali, promozione delle fonti rinnovabili, formazione e prevenzione. La cooperazione allo sviluppo rappresenta un importante strumento di politica estera e di penetrazione in nuovi mercati emergenti per le aziende europee. Nell'ambito dei progetti di cooperazione, l'EU si è posizionata come primo donatore a livello mondiale per garantire l'accesso all'elettricità a 500 milioni di persone con un valore di investimenti corrispondente a 22 miliardi di Euro. Il rappresentante del MAE ha illustrato poi i diversi programmi attualmente in corso a livello europeo a cui le piccole e medie imprese italiane operanti nel settore delle fonti rinnovabili e efficienza potrebbero far riferimento per i piani di internazionalizzazione. 
Nel corso della tavola rotonda "edifici, tecnologie, consumatori: tre pilastri per la svolta energetica?" diverse le posizioni emerse riguardo il ruolo dei consumatori e dell'innovazione nel raggiungimento degli obiettivi previsti da Bruxelles.
Sebastiano Serra della Segreteria Tecnica del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Mare e del Territorio ha evidenziato che a fronte degli obiettivi definiti nel pacchetto europeo "clean energy for all" tra cui la riduzione del 40% del CO2 sono necessarie ingenti risorse economiche stimate nell'intorno di 40-50 miliardi di Euro. A riguardo fa riferimento allo strumento della "tecno finanza" per non far impattare sulla bolletta dei consumatori tale onere.
Stefano Besseghini, presidente e AD di Ricerca Sistemi Energetici- RSE, sostiene invece che bisogna porre l'attenzione ai costi delle tecnologie e ad una regolamentazione che non "chiuda all'innovazione"; il sistema di incentivazione deve essere introiettato sul prezzo dei beni; a riguardo il tema dell'efficienza e della produzione di energia da fonti rinnovabili riguarda intrinsecamente la politica industriale del Paese. Il Time to market è fondamentale per la competitività delle aziende sul mercato. 
Angelo Artale, direttore di Finco ha evidenziato la necessità di una maggiore presenza in termini di lobbying delle piccole e medie imprese nel settore dell'energia. A riguardo Finco sta lavorando alla costituzione di una specifica Filiera delle Energie da Fonti Rinnovabili – a fianco di quella dell'Efficienza Energetica - valorizzando quelle realtà imprenditoriali che offrono soluzioni innovative per l'innovazione energetica e la sostenibilità ambientale. Il settore delle costruzioni è oggetto di una crescente attenzione nelle politiche per lo sviluppo sostenibile, dato che i consumi di energia e le emissioni climalteranti connessi alla costruzione e all'uso degli edifici sono paragonabili a quelli prodotti dai settori del trasporto e dell'industria.
Marco Baccan, esperto di Ricerca e Innovazione di Finlombarda, ha spiegato che i prodotti di finanza agevolata offerti da Finlombarda sono trasversali e prevedono incentivi per gli investimenti delle imprese nei settori prioritari individuati dalla Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente in Ricerca e Innovazione (S3), quali l'Ecoindustria e il Manifatturiero Avanzato. Tra i prodotti che Finlombarda e Regione Lombardia hanno attivato è da menzionare il Fondo Regionale per l'Efficienza Energetica (FREE), che sostiene la riqualificazione del patrimonio pubblico anche mediante il modello delle Energy Service Company. Tale prodotto merita attenzione perché, da un lato, sostiene la riqualificazione del patrimonio pubblico, indicato dal Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEAR) tra i settori a maggior potenziale di risparmio energetico e, dall'altro, promuove l'utilizzo di società specializzate nel settore dell'efficienza energetica per l'attuazione delle riqualificazioni.  
Graziella Leyla Ciagà, assessore all'Ambiente del Comune di Bergamo, punta a un approccio partecipativo e diretto ad una maggiore consapevolezza del consumatore nella scelta negli acquisti, come gli apparecchi di riscaldamento domestico a alta efficienza. Ribadisce la necessità di investire come istituzioni in un approccio più strategico e partecipativo: dall'agricoltura ecosostenibile, alla mobilità elettrica, alla riqualificazione edilizia e a un secco "no" al consumo del suolo. 


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