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domenica 11 ottobre 2015

L'energia pulita e sostenibile è possibile, ma qualcuno la vuole veramente?

All'attenzione dei dirigenti, per conoscenza al popolo,
Oggetto: Il moto perpetuo meccanico non può esistere ma quello idraulico potrebbe esistere grazie alle semplici invenzioni della doppia alimentazione aspirante delle pompe e nuovi circuiti idraulici.

Il mio nome è Luigi Antonio Pezone. Io sono un pensionato con trentasette anni di esperienza nei settori impiantistici industriali, ambientali ed energetici. Come semplice pensionato, posso anche sbagliarmi, ma non possono permettersi di sbagliare coloro che hanno responsabilità sociali e continuano a mantenere il silenzio su queste invenzioni e le precedenti proposti dal sottoscritto. Anche i silenzi possono essere un grave errore.  Riflettendo sulle mie passate esperienze, ho approfondito alcuni concetti idraulici, come l'incomprimibilità dei liquidi, il principio dei vasi comunicanti, il teorema di Bernoulli, il principio di Pascal, e mi sono accorto che l'energia idroelettrica potrebbe essere prodotta diversamente.  

Il 4 settembre 2015, ho depositato tre brevetti dai seguenti titoli: "elettropompe e turbine con doppia bocca di alimentazione", "Impianti idroelettrici con sollevamento, riciclo e distribuzione acqua", "Generatori di corrente perpetui mobili con aria o gas compressi e riciclo acqua". Con questi tre brevetti molto semplici, potrebbe cambiare la gestione delle acque e la produzione energetica mondiale.   

Ci sono undici mesi di tempo per cercare partner nel mondo senza ipocrisia. IL mercato è grande, c'è lavoro per tutti, una sola azienda, per quanto grande, non può coprire il mondo intero. E' necessario superare gli attuali capitolati di appalto pubblici che costringono alla realizzazione di opere mostruose per produrre energia idroelettrica con i salti idraulici. Infatti, le ultime invenzioni del sottoscritto hanno le potenzialità di cambiare completamente il modo di produrre l'energia idroelettrica, introducendo nel sistema il riciclo dell'acqua, in versione fissa e mobile. 

Con l'invenzione della doppia alimentazione sul lato aspirante delle pompe, è possibile trasformare tutti gli impianti di sollevamento delle acque attuali in impianti di riciclo dell'acqua in vaso aperto, dove il livello geodetico in aspirazione e mandata coincidono e possiamo inserire l'acqua da sollevare nel circuito di riciclo senza spendere energia per il sollevamento, ma soltanto per il riciclo. Pertanto, in questi impianti si possono usare le turbine idrauliche che producono energia durante la discesa dell'acqua e inserire l'acqua scaricata nel riciclo.  

Essendo, allo stato dell'arte, i sollevamenti idraulici i maggiori assorbitori di energia del pianeta, possiamo dire che facendo la somma algebrica, tra l'energia che risparmieremo e quella che produrremo sfruttando la forza di gravità e il battente idrostatico nella turbina, Il rendimento energetico degli impianti diventa centinaia di volte superiore all'energia fossile prodotta negli  attuali impianti termici (che sono gli attuali produttori di energia di minor costo, soprattutto, gas e carbone, a prescindere dal fatto che inquinano e producono CO2). 

Ma anche il costo degli impianti idroelettrici viene ridotto di centinaia di volte poiché per produrre questo tipo di energia non è necessario allagare le valli di montagna e nemmeno costruire dighe, che sono opere di alta ingegneria, ma dal punto di vista ambientale ed economico, nella maggioranza dei casi, degli autentici disastri.  Poiché, con il sistema suddetto, potremo produrre energia, anche in un condominio, non avremo bisogno di grandi reti di distribuzione elettrica e idraulica. Ma applicando gli stessi principi idraulici anche in impianti mobili in vaso chiuso, tra qualche decennio, non avremo bisogno nemmeno dei distributori di carburanti lungo le strade. Infatti, i generatori di corrente idroelettrica pressurizzati con aria o gas compressi, potranno essere montati sui mezzi di trasporto. 

Non consumeranno l'acqua, che sarà riciclata con basso consumo energetico per mezzo della bassa prevalenza necessaria alla pompa con doppia alimentazione (perché l'acqua all'uscita della turbina per mezzo della seconda alimentazione della pompa è inserita di nuovo nel circuito di riciclo). Questi generatori di corrente perpetui, consumeranno soltanto una piccola percentuale di aria o dei gas di pressurizzazione che si solubilizzano nell'acqua, che potranno essere integrati con un piccolo compressore a bordo macchina, oppure con un mini serbatoio super compresso dotato di riduttori di pressione.   

Se come abbiamo detto l'energia idroelettrica del futuro in versione fissa sarà centinaia di volte più economica di quella fossile, possiamo dire altrettanto anche per l'energia mobile, per le semplici ragioni che la meccanica dei motori sarà molto più semplice, ma soprattutto, perché non dovremo pagare i combustibili e avremo autonomie di servizio quasi infinite. Questo è importantissimo soprattutto se pensiamo a tutto il carburante che devono trasportare gli aerei e le navi che diventa pericoloso in caso d'incidenti, a prescindere dall'inquinamento. Non importa se negli impianti mobili solo il 50 % dell'acqua riciclata potrà produrre energia. Anche se i motori idroelettrici compressi richiederanno maggiore spazio rispetto a un motore termico, eliminando i serbatoi dei combustibili e i radiatori di raffreddamento, gran parte dello spazio che serve lo avremo recuperato. 

Se pensiamo che   gli attuali motori termici hanno impiegato 120 anni a raggiungere l'attuale tecnologia, con migliaia di miliardi d'investimenti e milioni di tecnici divisi in circa cinque generazioni, il motore idroelettrico è ancora all'anno zero. E' solo uno schema idraulico accolto con il silenzio, come tutte le invenzioni sostenibili del sottoscritto. 

Nel frattempo, coloro che dovrebbero rispondere, continuano a finanziare depuratori che non funzionano, dighe, bacini idrici, perforazioni del sottosuolo e dei fondali alla ricerca dell'oro nero. Tutte cose che non servono alla società del futuro. Persino il solare e l'eolico dovranno essere ridimensionati perché ingombranti e di basso rendimento. Se non possono competere con il fossile, non possono pensare di competere con il moto perpetuo assimilabile alla futura energia idroelettrica. 

La presentazione ufficiale del mio sistema idroelettrico fisso, mobile e sommerso è riportata (anche in italiano) sul sito web http://www.SPAWHE.eu alla pagina "The perpetual energetic motion" 
Cordiali Saluti 

Luigi Antonio Pezone.

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