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giovedì 10 luglio 2014

Umbria, presentati i risultati del monitoraggio della Goletta dei Laghi

La Goletta dei Laghi di Legambiente
presenta i risultati del monitoraggio scientifico 
nei laghi dell'Umbria

Tre i punti critici individuati sul Trasimeno, uno sul Piediluco.
Legambiente: "Risolvere i problemi degli scarichi negli ambienti lacustri, i più delicati, per risanare le situazioni critiche evidenziate dal monitoraggio di Goletta dei laghi"

Le analisi del laboratorio mobile di Legambiente hanno riscontrato oltre i limiti di legge tre punti su cinque sul lago Trasimeno ed uno su due sul bacino di Piediluco. Questo l'esito del monitoraggio sui laghi dell'Umbria realizzato dalla Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente per la salvaguardia dei bacini lacustri italiani, realizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont. 

I dati delle analisi di Goletta sono stati presentati stamattina a Perugia, da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente e Alessandra Paciotto, presidente Legambiente Umbria.

"L'obiettivo del monitoraggio di Goletta dei Laghi è quello di individuare i punti critici con particolare attenzione alle situazioni in cui intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008 - commenta Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – e analizziamo il carico batterico derivante da scarichi non depurati che minacciano la qualità delle acque. Anche nel caso dei laghi Trasimeno e Piediluco, dunque, l'attenzione è stata focalizzata soprattutto alle foci e in tratti "sospetti" individuati grazie al lavoro dei circoli di Legambiente e alle segnalazioni dei cittadini. In particolare abbiamo individuato alcune situazioni che, seppur non comprese nelle aree di balneazione monitorate dall'Arpa, presentano criticità messe in evidenza dalle nostre analisi. I rilievi del laboratorio mobile di Legambiente quindi non si sostituiscono a quelli degli enti istituzionalmente competenti ma vogliono integrarli con una fotografia puntuale."

I prelievi e le analisi sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Goletta dei laghi il 5 luglio. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come "inquinati" i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (decreto del Ministero della Salute del 30 marzo 2010) e "fortemente inquinati" quelli che superano di più del doppio tali valori.

Per il Trasimeno, fortemente inquinato risulta il campione prelevato alla foce del canale di scarico del depuratore di Tuoro/Passignano. Inquinati a Castiglione del Lago la foce del torrente Paganico e a Tuoro sul Trasimeno la foce del fosso Venella. Valori entro i limiti per il punto alla foce del torrente Anguillara a Castiglione del Lago e per il punto sul lungolago Alicata a San Savino di Magione all'altezza dell'incrocio con via Puletti.

A Piediluco, se il campione prelevato sul lungolago Armeni all'altezza di piazza della Repubblica passa l'esame, risulta inquinato a Braccio Ponticelli quello alla foce del canale a sinistra del Rio Medio Nera.

"I risultati del monitoraggio non mettono in secondo piano le eccellenze e le buone pratiche presenti intorno al bacino del Trasimeno, ma accendono spie su alcuni problemi che è importante non sottovalutare – dichiara Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria – In particolare, significativo il dato negativo allo scarico del depuratore di Tuoro e Passignano dove è stato rilevato un livello di contaminazione molto elevato. Anche la carica batterica del campione prelevato a Piediluco è oltre i limiti, inquinamento attribuibile al sistema di depurazione del piccolo centro lacustre. Abbiamo fatto una prima ed immediata verifica con Arpa Umbria e ci è stato comunicato che, almeno per quel che riguarda il canale di uscita del depuratore di Passignano/Tuoro, l'impianto, nei giorni precedenti al monitoraggio, era in manutenzione".

La stessa criticità rivelataci dall'Arpa quest'anno, però era segnalata anche nella relazione sulla depurazione civile in Umbria dell'ottobre 2013 (dati riferiti al 2012) che per lo stesso depuratore evidenziava un dato di ben 69000 UFC/100ml, molto superiore al limite di 5.000 UFC/100ml previsto per gli scarichi depurati dal Dlgs 152 del 2006. Oltre questo, nello stesso documento, sono citati come "fuori limite" anche gli altri 13 depuratori umbri di consistenza nominale maggiore a 10000 abitanti equivalenti e nel PTA viene data conferma del fatto che "la qualità ecologica di gran parte del reticolo idrografico umbro risulta compromessa dal parametro Escherichia Coli". 

"Un dato che richiama con urgenza un intervento strutturale sulla depurazione. Per questo chiediamo ai Comuni del Trasimeno, alla Provincia e alla Regione di intervenire immediatamente per individuare e risolvere le cause di questi fenomeni di inquinamento, che dipendono in gran parte dai già noti problemi al sistema depurativo, ma possono essere imputabili anche alla presenza di allevamenti zootecnici intensivi. I risultati del monitoraggio di Goletta dei laghi ribadiscono come non si possa abbassare l'attenzione nella salvaguardia dei nostri bacini lacustri, anche in questa stagione in cui il Trasimeno, grazie al recupero dei livelli idrici, è di una straordinaria bellezza e non ci sono state le manifestazioni di fioriture algali dovute all'eutrofizzazione del lago di Piediluco ". 

Anche quest'anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che da 30 anni si occupa della raccolta e del riciclo dell'olio lubrificante usato su tutto il territorio nazionale, è main partner della storica campagna estiva di Legambiente. "La difesa dell'ambiente, e in particolare del mare e dei laghi, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione", spiega Antonio Mastrostefano, direttore della Comunicazione del COOU. L'olio usato si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. "Se eliminato in modo scorretto questo rifiuto pericoloso può danneggiare l'ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un'auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche". A contatto con l'acqua, l'olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Nel 2013 in Umbria il Consorzio ha recuperato 2.419 tonnellate di oli lubrificanti usati – 1.776 in provincia di Perugia e 643 in quella di Terni - evitandone così lo sversamento nell'ambiente. 
I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SCIENTIFICO DEI BIOLOGI DI GOLETTA DEI LAGHI NEL LAGO PIEDILUCO
Lago
Pv
Comune
Punto
Giudizio
Goletta dei Laghi
2014
Trasimeno
PG
Passignano sul Trasimeno, loc. Le Pedate
Foce canale di scarico del
depuratore di Tuoro/Passignano
Fortemente
inquinato
Trasimeno
PG
Castiglione del lago
Foce del torrente Paganico
Inquinato
Trasimeno
PG
Tuoro sul Trasimeno
Foce del Fosso Venella
Inquinato
Trasimeno
PG
Castiglione del lago
Foce del torrente Anguillara
Entro i limiti
di legge
Trasimeno
PG
Magione, loc. San Feliciano
Lungolago Alicata all'altezza dell'incrocio con Via Puletti
Entro i limiti
di legge
Piediluco
TR
Terni
Braccio Ponticelli, foce canale a sinistra del Rio Medio Nera
Inquinato
Piediluco
TR
Terni
presso lungolago Armeno Armeni, Piazza della Resistenza
Entro i limiti
di Legge

Il monitoraggio scientifico
I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che anticipa di qualche giorno l'equipaggio impegnato nella comunicazione. Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con l'ausilio di strumentazione da campo mentre i campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che avviene nel laboratorio mobile entro le 24 ore dal prelievo. 

Come da normativa "il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione. I parametri presi in considerazione sono gli stessi previsti per i controlli sulla balneazione in base al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 116. 
Legenda:
INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml
FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml


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