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venerdì 28 febbraio 2014

Trina Solar è conforme alla direttiva RAEE



Trina Solar è conforme alla direttiva RAEE

 

Il produttore di moduli affronta di petto l'ultima sfida del settore e sul tema promuove un webinar per partner e clienti

 

Zurigo, 28 febbraio 2014 – Trina Solar, leader nella produzione di moduli FV, soluzioni e servizi, ha annunciato oggi che la sua gamma di prodotti è pienamente compatibile con la direttiva Waste Electrical and Electronic Equipment o e-waste (WEEE) - per l'Italia RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - divenuta obbligatoria per il settore del fotovoltaico in tutta la UE-27.

 

La direttiva RAEE (2002/96) disciplina il trattamento appropriato delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita, e i moduli fotovoltaici sono rientrati nel campo di applicazione della direttiva per la prima volta nel 2012 (2012/19/EU). Dal 1° febbraio 2014 i produttori fotovoltaici, i distributori e gli installatori possono fornire solo moduli recanti il logo con il "cassonetto" RAEE che indica che i produttori sono pienamente conformi con gli obblighi nazionali di gestione e di smaltimento dei rifiuti, inclusi quelli amministrativi.

 

Trina Solar collabora con PV CYCLE, associazione no-profit che fornisce servizi di raccolta e riciclo ai produttori di moduli fotovoltaici, ai fornitori, agli installatori e agli importatori in tutta l'Unione Europea. In qualità di membro di PV CYCLE sin dal 2010, Trina Solar ha sviluppato processi di best practice per la gestione dello smaltimento dei moduli a fine-vita.

ARPA Piemonte affida a CAE la manutenzione della rete di monitoraggio meteo-idrologica


ARPA Piemonte affida a CAE la manutenzione della rete di monitoraggio meteo-idrologica
(Bologna, 28 febbraio 2014) ARPA Piemonte ha reso noto gli esiti del bando di gara per l’aggiudicazione dei servizi di manutenzione delle stazioni meteorologiche, idrometriche e del relativo sistema di teletrasmissione dati che compongono la rete di monitoraggio regionale.
Ad aggiudicarsi l’appalto è stata CAE, azienda bolognese leader in Italia nel settore del monitoraggio ambientale in tempo reale, che avrà quindi il compito di provvedere alla manutenzione dell’unità locale di acquisizione del dato, del sistema di teletrasmissione su ponte radio UHF, delle Centrali di acquisizione presso il Centro Funzionale di Torino e delle postazioni remote di visualizzazione della rete.
Il servizio affidato a CAE comprende inoltre la manutenzione dei sensori delle stazioni idrometriche e meteorologiche, a cui si aggiunge l'eventuale fornitura di pezzi di ricambio.
La rete di monitoraggio meteorologica, idrometrica e nivometrica piemontese è costituita da strumentazioni di proprietà della stessa ARPA Piemonte, della Regione Liguria, delle Province piemontesi e di altri soggetti, ed è composta da 392 stazioni periferiche, 4 stazioni ripetitrici, 43 ripetitori, 2 centrali secondarie e una principale presso la sala operativa del centro funzionale di Torino di ARPA.
Questa capillarità la rende una delle più consistenti reti di monitoraggio ambientale a uso di Protezione Civile in Italia, con la salvaguardia della popolazione fra i suoi presupposti principali di utilizzo.
Con gli oltre 30 anni di esperienza e una storia di successi ed affidabilità dimostrata sul territorio regionale, CAE è oggi il principale fornitore di tecnologie per la rete di monitoraggio in tempo reale e rappresenta il partner ideale per le attività di manutenzione richieste da ARPA.
“Siamo fieri di questo risultato – sostiene Guido Bernardi, responsabile marketing di CAE – che gratifica gli sforzi che da sempre facciamo per fornire ai nostri clienti le soluzioni più solide e all’avanguardia”.
“Durante gli eventi estremi – sostiene Bernardi –  la possibilità di avere dati in tempo reale e l’affidabilità di una rete di monitoraggio sono elementi cruciali per consentire decisioni in tempi brevi e contribuire alla salvaguardia della popolazione. E sono proprio le attività di manutenzione effettuate da CAE, unite alla solidità dei sistemi progettati e forniti, a consentire alle reti di operare in efficienza, ottenendo percentuali di funzionamento in tempo reale, espresse in dati validi correttamente acquisiti, generalmente sopra il 99%.




Presentazione accordo Cnr - Conai


CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche
e
CONAI -  Consorzio Nazionale Imballaggi

Sono lieti di annunciare

Mercoledì 5 marzo 2014 alle 10.00
Presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Sala Enrico Fermi
Piazzale Aldo Moro 7 - Roma

la presentazione dell’ accordo quadro che consentirà di sviluppare innovativi progetti di ricerca sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.
Durante l’incontro saranno illustrati i programmi di ricerca che verranno avviati grazie all’accordo, il cui obiettivo è valorizzare la componente residuale dei processi di selezione e di riciclo dei rifiuti di imballaggio, riducendo in maniera significativa il quantitativo di materiali inviati in discarica.

Interverranno:

Luigi Nicolais, Presidente del CNR

Roberto De Santis, Presidente del CONAI

giovedì 27 febbraio 2014

Sacom: la Delegazione del Ghana al Consiglio Direttivo dell'International Fund for Agricultural Development e la Rappresentanza Permanente del Ghana in Italia in visita ufficiale alla sede di Larino

Larino (CB), 27 febbraio 2014 – Sacom S.p.A. società produttrice e distributrice di prodotti per la nutrizione e la cura delle piante (“Sacom” o la “Società”), comunica di aver ospitato, presso la propria sede di Larino, la Delegazione del Ghana al Consiglio Direttivo dell’International Fund for Agricultural Development (di seguito “IFAD”) e la Rappresentanza Permanente del Ghana in Italia, nella persona dell’Ambasciatrice (Evelyn Anita Stokes-Hayford) e del Ministro per l’Alimentazione e l’Agricoltura Ghanese (Clement K. Humado).

Sacom è stata individuata, tra le società del tessuto produttivo italiano, per approfondire la loro conoscenza del settore agri-business italiano con particolare riferimento agli innovativi prodotti a base biologica per la fertilità del suolo, per lo sviluppo delle piante e per il risanamento delle acque.

“Il Ghana - ha affermato Gianluigi Torzi, Amministratore Delegato di Sacom - che è stato già individuato dalla Società, nell’ambito del proprio processo di sviluppo attraverso la penetrazione di mercati esteri, come uno dei market target del West Africa costituirà un punto di sbocco ad elevata potenzialità. Il fatto che lo stesso Ministro Clement K. Humado ci abbia incoraggiato ad avviare la ricerca di partenariati con entità del loro territorio, rafforza la convinzione sulla validità dei nostri prodotti e sul successo della loro distribuzione in territorio africano”.

 

Sacom S.p.A. (“Sacom”) è un gruppo italiano attivo nella green biotechnology. legata alla produzione di microrganismi per uso vegetale anche mediante l’associazione degli stessi a fertilizzanti di varia natura. Sacom è stata costituita nel 1981 con l’intento di distribuire prodotti agricoli per il mercato regionale. Dal 1992 la sua attività si è concentrata sulla produzione di fertilizzanti e prodotti per uso agricolo. Grazie all’acquisizione della controllata ELEP S.p.A, la produzione è stata estesa anche a prodotti basati sulla biotecnologia per uso agricolo, come microrganismi e micorrize. Oggi l’attività principale di Sacom è la Green Biotechnology per uso agricolo, oltre alla produzione e alla vendita di fertilizzanti. I codici alfanumerici sono rispettivamente per le azioni “SAM” , per i warrant “WSAM16” e per le obbligazioni convertibili “SAM18”. I codici ISIN sono per le azioni IT0004909583, per i warrant IT0004909609 e per le obbligazioni convertibili IT0004982119.

Nomad della Società è EnVent S.p.A. Banca Finnat Euramerica S.p.A. agisce come Specialist della Società per l’emissione azionaria.

 


Rapporto Green Economy 2013 "Un green new deal per l'Italia"



 

 

 

Fondazione per lo sviluppo sostenibile e ENEA presentano il Rapporto Green Economy 2013

UN GREEN NEW DEAL PER L’ITALIA

 

E’ stato presentato oggi all’ENEA il Rapporto sulla Green Economy 2013: “Un Green New Deal per l’Italia”, curato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’ENEA, e giunto alla sua seconda edizione.

 

Giovanni Lelli, Commissario ENEA, introducendo i lavori ha dichiarato: “La Green Economy può rappresentare la chiave di volta per avviare un nuovo ciclo di sviluppo all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, con ricadute di lungo periodo che vanno dalla salvaguardia dell’ambiente al rilancio dell’industria e dell’occupazione. Una formidabile spinta propulsiva ad un New Deal legato alla Green Economy può venire da una nuova pianificazione urbana che faccia dell’eco-innovazione tecnologica e sistemica il fulcro della trasformazione delle nostre città per offrire una migliore qualità della vita ai cittadini ed un più sostenibile utilizzo delle risorse energetiche e non energetiche. Si tratta di un’opportunità per la nostra industria nazionale che porterà vantaggi e competitività  quanto più sarà in grado di affrontare la sfida tecnologica della trasformazione sostenibile dei propri processi e prodotti. Con l’eco-innovazione si possono trasformare le aree urbane rendendole centri di risultati economici sostenibili e, al contempo, luoghi ideali per la crescita civile dei cittadini.”

 

La prima parte del Rapporto affronta il panorama internazionale, partendo da un excursus storico-economico che, dalla crisi del ’29 arriva ai giorni nostri, e fornisce un’ampia illustrazione delle proposte per un Green New Deal formulate dall’UNEP e dall’OCSE, le prospettive per l’affermazione della green economy in Europa, nonché le difficoltà e le potenzialità dell’Italia, prendendo in esame le esigenze di investimenti pubblici e privati, gli effetti sull’occupazione e le riforme indispensabili.

 

"Anche il Rapporto 2014 , dedicato al Green New Deal - ha dichiarato Edo Ronchi Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - ha fornito analisi e studi a supporto degli Stati Generali della green economy italiana. Durante una delle recessioni forse più lunghe e difficili degli ultimi decenni, investire per innovare, differenziare e convertire prodotti e processi produttivi in chiave sempre più green potrebbe essere una strada per rilanciare il nostro sviluppo. Un forte impulso in questa direzione può venire da concrete iniziative che possono partire , o essere rafforzate, dalle nostre città " 

 

La seconda parte del Rapporto, focalizzandosi sulla realtà italiana, analizza proprio il nuovo ruolo che le città possono avere come volano per uno sviluppo sostenibile. In Italia il 68 per cento della popolazione vive in un ambiente urbano, dove si produce in media il 75 per cento dei rifiuti, e le abitazioni consumano dal 30 e al 60 % in più di energia rispetto alla media UE.

Tale concentrazione abitativa accresce i problemi ambientali, come l’inarrestabile cementificazione con insediamenti distribuiti in maniera frammentata e disordinata sul territorio, e che continua ad occupare aree libere, spesso agricole, al ritmo di 343 metri quadrati all’anno per ciascun italiano.

 

Un Green New Deal che parte dalle città può costituire un quadro di riferimento unitario per interventi coordinati ed integrati a livello sociale, ambientale ed economico. I settori principali per tale approccio, trattati nel Rapporto  sono la riqualificazione energetica delle città, le misure di mitigazione climatica, la riduzione del consumo di materiali ed il miglioramento della gestione dei rifiuti, la mobilità urbana, i rapporti tra l’ambiente urbano e quello agricolo, il patrimonio culturale, la gestione sostenibile della risorsa idrica, la riqualificazione delle aree degradate e l’impiego di tecniche e tecnologie tipiche dell’ICT.

 

Il Rapporto si avvale della prefazione di Simon Upton, Direttore del Dipartimento Ambiente dell’ OCSE, e di Tim Jackson, docente di Sviluppo sostenibile presso l’Università del Surrey.

 

Roma 27 febbraio 2014


Smart Cities: Scenari di Nuova Generazione - Milano, 18 Marzo


Smart Cities:
Scenari di Nuova Generazione

 

Ha il piacere di invitarLa al Workshop, che si terrà  martedì 18 marzo 2014, nell’Area Lounge dello Spazio Blend Tower a Milano.

Verranno analizzati numerosi casi concreti in cui le tecnologie di nuova generazione trovano applicazione negli attuali scenari delle Smart Cities e dell’Internet of Things.

 

 

 

 9:30 -  9:45     Registrazione e Introduzione all’evento                        

9:45 - 10:30      Deliberant  & Ligowave  
                            “Future technologies for wireless”
                            Jonas Sabaliauskas Jr., Marketing Director

10:30 -  11:15   Fluctus – Intelligent Sensor System
                            “Applicazione ed evoluzioni dell’Internet delle Cose - l’esperienza Fluctus

                            Marco Magnarosa, General Manager

11: 15 - 11:30   Coffee Break

11:30 - 12:15    SAF Tehnika
                            “All outdoor microwave radio integrated with antenna for quick and ultra-compact
                            deployment”
                            Nikolay Redin, Sales Manager Europe

12:15 - 13:00    Cloud4Wi, Managed Wi-Fi Hotspot Service         
                            “Come monetizzare i servizi Wi-Fi con Cloud4Wi”
               
                            Rosalba Campanale, Senior Product Manager 

13: 00 - 14:15   Lunch Break

14:15 - 15:00    Avigilon
                            High Definition Video Surveillance System
                            Corrado Grandin, Regional Sales Director

15:00 - 15:45    Proxim
                            “Proxim's Tsunami: Outdoor Connectivity. Connecting the Internet of Everything”
                           
Oscar Ubierna, Technical Sales Manager

15:45 - 16:15    SAF Spectrum Analyzer
                            “World’s first smartphone sized intuitive professional spectrum analyzer ideal for on-site
                            use”

                            Nikolay Redin, Sales Manager Europe

16:15 – 16:30   Chiusura

 

 Per registrarsi all' evento cliccare qui

 

 

WIRELESS 2.0


Spazio Blend Tower
Piazza IV Novembre 7 
Milano

La Blend Tower è un elegante edificio situato a soli 50 metri dalla Stazione Centrale.

L’area Lounge, all’undicesimo piano del palazzo, è un ambiente riservato e confortevole con una suggestiva vista panoramica sulla città.

 

Per maggiori informazioni sull' evento e sulla location

info@telcomms.it – 050 7519724






La riqualificazione energetica nel comparto residenziale: la proposta e l'expertise di Cofely

 

La riqualificazione energetica nel comparto residenziale:

la proposta e l’expertise di Cofely

 

 

Gli incentivi in efficienza energetica danno impulso agli interventi nel settore residenziale. Gli investitori, però, chiedono di semplificare l’accesso ai bonus fiscali. Cofely Italia, società del Gruppo GDF SUEZ, leader nei servizi per l’efficienza energetica e ambientale, mediante “Sistema CASA”, supporta i privati nel ridurre i costi dell’energia, facilitando l’ottenimento degli incentivi per la riqualificazione delle abitazioni. Inoltre, con il recente lancio di un’innovativa centrale termica per i condomini, Cofely è la prima società a fornire un servizio integrato per il mercato residenziale.

 

 

In che modo la riqualificazione energetica degli edifici residenziali può aiutare l’Italia a centrare entro il 2020 gli obiettivi di risparmio energetico indicati dalla Commissione Europea?

L’attuale politica di incentivi approvata dal Parlamento è sufficiente a raggiungere i traguardi fissati dal Pacchetto Clima-Energia 20-20-20*?

 

Nel 2010, in Italia, il mercato potenziale di case da ristrutturare dal punto di vista energetico era costituito da circa 24 milioni di abitazioni**, un patrimonio di risorse che, se efficientate, può portare a benefici ambientali e risparmi energetici notevoli. Di queste, non fanno parte le abitazioni costruite dopo il 2001, già dotate di un considerevole livello d’efficienza energetica, e quelle antecedenti il 1919, perché molto antiche e quindi difficilmente inseribili in piani di riqualificazione.

 

Secondo un’elaborazione dati Cofely realizzata nel 2013, la spesa complessiva al 2020 in efficienza energetica nel residenziale sarà di circa 225 miliardi di euro, mentre le risorse impiegate nel settore nel 2012 sono state pari a circa 28 miliardi di euro. Questi numeri promettono bene, specie se si pensa che la cifra preventivata al 2020 corrisponde a più della metà del valore del “mercato disponibile”, stimato in 435 miliardi di euro e rappresentato dalle strutture da efficientare abitate da coloro che hanno interesse a investire e posseggono il reddito necessario a realizzare tali interventi.

 

Se, dal 2013 al 2020, la spesa in efficienza energetica nel settore residenziale dovesse rispettare le ultime previsioni, il contributo del comparto alla sfida lanciata dall’Unione Europa sarà, probabilmente, decisivo. Valutare gli effetti sul mercato della politica degli incentivi è, invece, più complesso. Dal mondo degli investitori arriva, però, un’indicazione: alla politica d’incentivazione del settore vanno aggiunti interventi in grado di favorire una migliore comprensione delle opportunità proposte, capaci di rendere meno difficoltoso l’accesso agli sgravi fiscali. Sgravi fiscali che contribuiscono all’economia nazionale: è stato, infatti, stimato che valgono più di un punto di Pil***.

 

“Come operatore di riferimento nei servizi per l’efficienza energetica – commenta Enrico Colombo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia – non possiamo non notare che oggi molti privati, a causa della farraginosità del procedimento di accesso agli incentivi, hanno difficoltà a godere degli sgravi fiscali e finiscono per rinunciarvi. Ci auguriamo, pertanto, che la conferma dei bonus fiscali, anche per i prossimi anni, sia accompagnata da una semplificazione del procedimento per accedervi, tale per cui esso divenga più “snello” e comprensibile agli utenti. Questo incentiverebbe gli investimenti in efficienza energetica nel mercato residenziale, contribuendo al raggiungimento, per il nostro Paese, degli obiettivi di risparmio energetico fissati dalla Commissione Europea”.

 

In questo scenario, Cofely Italia, per rispondere alle difficoltà e alle richieste che giungono dagli utenti, ha introdotto sul mercato residenziale la soluzione integrata “Sistema CASA”, mediante la quale è in grado di gestire direttamente anche tutte le pratiche necessarie all’ottenimento degli incentivi e detrazioni fiscali oggi in vigore.

 

In seguito ad una diagnosi energetica e ad una valutazione delle specifiche esigenze, Cofely individua un pacchetto di interventi modulari per l’efficienza complessiva degli stabili.

 

Il “Sistema CASA” prevede, infatti, una tipologia d’interventi diversificata: impianti solari termici e/o fotovoltaici, sistemi di micro cogenerazione e a pompa di calore, caldaie a condensazione e/o ad alta efficienza e sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Altre opzioni riguardano, invece, operazioni di isolamento termoacustico dell’abitazione con sistemi a cappotto o ad insufflaggio, fino all’installazione di impianti di diffusione come condizionatori o pannelli radianti.

 

“A seconda degli interventi – spiega Marcio Decio, Direttore Polo Residenziale & Oil di Cofely Italia – è possibile raggiungere risparmi sui costi in bolletta per riscaldamento e acqua calda sanitaria che vanno dal 20% al 45%. Abbiamo all’attivo in tutta Italia contratti di servizio energia in cui sono integrate, in maniera modulare, diverse soluzioni: dai sistemi solari termici e fotovoltaici, alle pompe di calore, alla micro cogenerazione, all’isolamento a cappotto termico, soluzioni installate presso 50.000 abitazioni monofamiliari e 3.300 condomini dotati sia di riscaldamento autonomo che centralizzato. Ma non dimentichiamo che gran parte del risparmio, senza sacrificio, arriva anche da un utilizzo attento dell’energia. Per questo motivo, Cofely promuove presso tutti i suoi clienti l’adozione di comportamenti eco-responsabili con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e rendere le abitazioni più ecosostenibili e meno energivore”.

 

Il complesso di tecnologie e interventi dell’offerta “Sistema CASA” di Cofely hanno già raccolto le prime adesioni, in particolare nel Nord Italia. Le prime richieste hanno riguardato l’installazione nelle abitazioni di impianti solari, fotovoltaici e termici e la realizzazione di interventi di isolamento termoacustico a cappotto. Tra le principali referenze di Cofely, da evidenziare l’installazione di quattro impianti di micro cogenerazione che alimentano l’istituto scolastico “Tettamanti” di Busto Arsizio (VA) e tre condomini dislocati nei Comuni di Parabiago (MI) e Busto Arsizio (VA). Tali impianti consentono ogni anno risparmi che in media oscillano tra il 10 e il 20% sulla spesa termica; per la parte elettrica, invece, i vantaggi in bolletta vanno dal 15% al 20%.

 

 

“Sistema CASA”: ecco quanto fa risparmiare ciascuna tecnologia

 

Qual è la tecnologia, applicabile all’ambito residenziale, più green e conveniente? Non esiste un vincitore, ma è possibile stilare una classificazione dei rendimenti medi per ciascuna delle tipologie d’impianti energetici installabili in casa.

 

In ambito riscaldamento, ad esempio, le caldaie a condensazione, consentono un risparmio diverso a seconda degli impianti a cui si associano: se aggiunte ad una struttura a radiatori, il vantaggio è tra il 15% e il 20%; con un impianto a “fan coil”, invece, il risparmio può arrivare anche a 35%; la combinazione di caldaie a condensazione e pannelli radianti garantisce, invece, un risparmio che va dal 30% al 50%.

 

Allargando, poi, lo spettro d’analisi al riscaldamento condominiale, è da segnalare l’ingresso su questo mercato di un innovativo sistema, progettato, costruito e prodotto da Cofely Italia, che garantisce un sensibile taglio dei costi in bolletta, che vanno dal 10 al 30%, e emissioni tra le più basse della categoria.

 

È recente, infatti, il lancio di “Smart Energy Box 10+5”, una vera e propria micro centrale termica così compatta da integrare in un “box” tutti i diversi componenti delle sottostazioni che forniscono calore ai condomini. Con questo nuovo sistema, Cofely supera l’attuale frammentazione della filiera energetica, ponendosi sul mercato come primo e unico soggetto responsabile dell’intero servizio: dalla creazione e installazione del prodotto tecnologico alla produzione di calore e garanzia di fornitura costante nel tempo. Un’innovazione offerta da Cofely, che diventa l’unico interlocutore per l’utente, dando garanzia di funzionamento ed efficienza dell’intero sistema per 15 anni. In particolare, le caratteristiche “smart” del prodotto assicurano: la prevenzione di ogni malfunzionamento, attraverso un sistema di telecontrollo installato internamente, un impatto sonoro pari a “zero” e la forte riduzione delle emissioni in atmosfera, grazie alla generosità dei volumi delle camere di combustione interne.

 

Volendo esaminare, invece, i gradi di efficienza prodotti dallo sfruttamento dell’energia solare, emerge che con un impianto fotovoltaico tarato sui consumi reali dell’abitazione il risparmio sui consumi elettrici potrebbe anche essere totale. Con i pannelli solari, invece, i risparmi su riscaldamento e acqua calda sanitaria raggiungono il 25%.

 

Guardando ai benefici ottenibili grazie ad interventi di ristrutturazione edilizia, un corretto sistema d’isolamento a cappotto può assicurare una spesa inferiore anche del 55%, ma comunque non più bassa del 30%; mentre un adeguato sistema ad insuflaggio consente una diminuzione della spesa sul riscaldamento tra il 30% e il 40%; la semplice sostituzione degli infissi permette, infine, un risparmio anche del 10%.

 

Un capitolo a parte merita, invece, il sistema a pompa di calore: dalla sua installazione, infatti, si può ottenere un risparmio fino al 40% sui consumi di una caldaia a gas, in abbinamento con impianto a pannelli radianti o “fan coil”, e può raggiungere il 60% se abbinato a un impianto fotovoltaico. La semplice installazione poi di un sistema di controllo elettronico della temperatura e di valvole termostatiche può garantire un ulteriore taglio sulla spesa media pari al 10%.

 

 

 

* Secondo la politica energetica comunitaria e il pacchetto “Clima-Energia” approvato anche dall’Italia gli obiettivi al 2020 prevedono tre obiettivi fondamentali: ridurre del 20% le emissioni di gas serra, aumentare al 20% il consumo di energia da fonti rinnovabili e portare al 20% la riduzione dei consumi energetici attraverso l’utilizzazione di sistemi efficienti (efficienza energetica).

Recentemente la Commissione Europea ha fissato nuovi obiettivi di risparmio da raggiungere entro il 2030: la nuova proposta prevede una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 40% rispetto ai livelli del 1990, e un innalzamento della quota delle energie rinnovabili al 27%.

 

** Analisi di dati ISTAT da censimento 2001 e elaborazione e stime Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali Mercato Edilizia e Territorio) 2012.

 

*** Da una recente indagine del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali Mercato Edilizia e Territorio) è emerso che gli sgravi fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico valgono più di un punto di Pil.

 

 

 

Cofely, Gruppo GDF SUEZ

 

COFELY ITALIA, Gruppo GDF SUEZ, progetta, realizza e gestisce soluzioni che permettono di utilizzare al meglio l’energia riducendo l’impatto ambientale e contenendo i costi.

Cofely Italia trasforma le esigenze energetiche in soluzioni integrate e innovative, che vanno dalla progettazione e realizzazione di interventi strutturali di ammodernamento, razionalizzazione e ottimizzazione dell'intera infrastruttura energetica e tecnologica, alla realizzazione di centrali di cogenerazione e reti di riscaldamento, con l'utilizzo integrato di energie rinnovabili.

 

COFELY ITALIA offre la sua gamma di soluzioni per l’efficienza energetica e ambientale su tutto il territorio nazionale, con oltre 45 uffici e 2.200 collaboratori.

 

COFELY fa parte della GDF SUEZ Energy Services, leader europeo nel multi-servizio tecnologico, con un fatturato di 14,7 miliardi di euro nel 2012 e 78.000 dipendenti. GDF SUEZ Energy Services è una delle linee di business di GDF SUEZ, uno dei leader a livello mondiale nell’energia.

t2i Trasferimento Tecnologico e Innovazione accelera sulla Bioedilizia.

              

Firmato l’accordo tra il consorzio trevigiano e la nuova società per l’innovazione camerale per promuovere cultura e progetti per una edilizia sostenibile

Tra gli obiettivi già in atto, l’implementazione del progetto PAES territoriale dell’Area Pedemontana del Grappa per lo sviluppo sostenibile e l’efficientamento energetico


Treviso, 27 febbraio 2014t2i Trasferimento Tecnologico e Innovazione, la nuova società consortile per l’innovazione nata lo scorso dicembre dall’integrazione di attività, progetti, risorse umane e infrastrutture di Treviso Tecnologia e Polesine Innovazione, ha siglato un accordo con il Consorzio per lo Sviluppo della Bioedilizia (CBS), ente di riferimento della Provincia di Treviso per la tutela e lo sviluppo dell’edilizia ecosostenibile.

L’accordo si propone di facilitare l’accesso alle imprese e alle pubbliche amministrazioni del territorio ai temi e alle competenze legate allo sviluppo sostenibile per favorire nuove opportunità di crescita, modificando i cicli produttivi verso la Green Economy. Inoltre, intende favorire la diffusione di competenze legate alle innovazioni tecnologiche per l’energia e l’ambiente attraverso la cooperazione territoriale e progetti legati allo sviluppo sostenibile del territorio.

L’accordo tra t2i e il Consorzio per lo Sviluppo della Bioedilizia mira, in particolare, a implementare e completare il progetto già attivo per la realizzazione del primo PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) territoriale del Veneto che coinvolge 12 Comuni dell’Area Pedemontana del Grappa. Si tratta di un patto territoriale, siglato lo scorso mese di dicembre, con cui i comuni aderenti hanno scelto di superare i propri confini territoriali e pianificare in modo condiviso gli interventi destinati all’efficientamento energetico e alla lotta ai cambiamenti climatici con l’obiettivo di ridurre le emissioni e i consumi energetici, ad aumentare l’uso delle rinnovabili di oltre il 20% entro il 2020.

Quest’accordo intende fare leva sulla specializzazione del Consorzio per lo Sviluppo della Bioedilizia in ambito di certificazione e formazione per il mondo delle costruzioni e il ruolo di t2i quale facilitatore nell’informazione, formazione e sviluppo di servizi per lo sviluppo di competenze e organizzazioni innovative, la valorizzazione e certificazione dei prodotti e lo sviluppo di prodotti, processi e servizi innovativi.

L’accordo che abbiamo siglato con t2i – commenta Michele Noal, Presidente del Consorzio per lo Sviluppo della Bioedilizia, – determina un valore aggiunto nel rafforzare il nostro impegno a servizio delle imprese del territorio al fine di dare risposte sempre più immediate ed efficienti a chi sceglie l’innovazione, l’uso di energia da fonti rinnovabili, il contenimento degli sprechi a vantaggio di uno sviluppo più equo e sostenibile, considerando la Green Economy un’opportunità di riposizionamento strategico. Grazie a questa partnership, vogliamo dare un nuovo impulso verso lo sviluppo di reti territoriali che incentivino la sostenibilità e superino la logica dei campanili.”

t2i – commenta Roberto Santolamazza, Direttore di t2i – ha tra i suoi obiettivi fondamentali quello di accompagnare le aziende sulla strada dell’innovazione e del trasferimento tecnologico promuovendo una cultura di impresa visionaria e competitiva. Questo accordo ci permetterà una collaborazione sul piano “tecnico” mettendo a disposizione le nostre strutture di laboratorio all’avanguardia per la certificazione dei prodotti e sul piano “strategico” attraverso la nostra rete di servizi a valore aggiunto anche con il posizionamento nei network internazionali, in una visione di grande condivisione a sostegno di progetti di qualità per il futuro e di rilancio delle imprese in chiave ecosostenibile.”

e-QBO, il progetto innovativo che ha rappresentato l'Italia ad Abu Dhabi



LAM32 PARTNER DEL PROGETTO E-QBO,
CORTOCIRTCUITO TRA CREATIVITÀ E TECNOLOGIA
SELEZIONATO DA ICE (ISTITUTO COMMERCIO ESTERO)
PER RAPPRESENTARE L'ITALIA AL WORLD FUTURE ENERGY SUMMIT



LAM32 è uno dei partner del progetto e-QBO, un'architettura multifunzionale contemporanea, autonoma e connessa scelta da Ice (Istituto Commercio Estero) per rappresentare l'Italia al World Future Energy Summit, uno dei principali eventi mondiali dedicati alle energie sostenibili e ai progetti per il futuro del nostro pianeta che si è tenuto dal 20 al 22 gennaio 2014.

e-QBO è un oggetto dalla forma pura ed essenziale di grande impatto estetico e funzionale pensato dall'architetto Romolo Stanco per rispondere alle esigenze di tutte le città contemporanee con uno sguardo rivolto al futuro.

e-QBO è in grado di accumulare energia grazie alla sua "pelle" fotovoltaica e a restituirla sotto forma di servizi per utenze interne e pubbliche: alimentazione di ogni servizio interno che richieda energia elettrica, illuminazione urbana, comunicazione audio e video interattive, acquisizione e restituzione di dati, connessione wi-fi ed energia disponibile gratuitamente per la ricarica di apparecchi elettronici e veicoli elettrici.

e-QBO è costituito da una struttura di 5x5x5 metri sulla quale sono montati pannelli fotovoltaici frameless. I pannelli, prodotti in vetro con backsheet nero, rivestono quattro
facce della struttura e sono intervallati da un percorso di apparecchi LED per esterni sviluppato ad hoc da LAM32 che si è occupata in esclusiva della realizzazione del progetto illuminotecnico esterno ed interno della struttura. Questi apparecchi LED consentono di illuminare lo spazio circostante caratterizzando la forma pura ed essenziale di e-QBO.

LAM32 è riuscita a diventare partner di un progetto tanto ambizioso grazie alla sua "anima" custom. Infatti l'azienda marchigiana si differenzia dalle concorrenti perché realizza soluzioni illuminotecniche all'avanguardia, personalizzabili ed integrabili. LAM32 è specializzata nella realizzazione di apparecchi per esterni ed interni "custom", ovvero specifici e di nuova concezione e rispondenti alle richieste dettate dal progetto stesso, quindi non reperibili normalmente in commercio.

e-QBO
concept e design | Romolo Stanco

staff design | Romolo Stanco e Martino Scolari
supervisione scientifica | RSE - Ricerca Sistema Energetico
progetto strutturale | Marco Gallonelli

Partner |
Sunerg Solar soluzioni fotovoltaiche innovative
LAM32 illuminazione custom per esterni ed interni
Niccolai cristallo su misura

Legnami Malaspina strutture e tetti in legno
Corà legnami e prodotti derivati

Design&Me tailor made interiors

Fiamm accumulatori di energia

Supplier |
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Il verde in città, la moda dei giardini pensili - Harpo Group



 

 

 

TENDENZA OASI VERDI ANCHE IN CITTÀ:

LA MODA DEI GIARDINI PENSILI (CHE FA BENE ALL’AMBIENTE)

 

Milano, 27 febbraio 2014 - Con l’aumento della popolazione urbana si sta diffondendo sempre di più la tendenza a realizzare aree verdi sfruttando spazi inutilizzati o in decadenza. I giardini sui tetti, quelle oasi verdi che fino a qualche tempo fa erano vanto esclusivo delle città del Nord Europa, stanno diventando realtà anche in Italia.

 

Sono sempre di più gli italiani che, nonostante la vita frenetica cittadina e l’evidente mancanza di spazi, desiderando un giardino o un piccolo orto, trovano la soluzione ai propri desideri grazie a progetti di “Verde Pensile” realizzati su tetti di garage o terrazzo abbandonati. Infatti sempre più architetti, progettisti e garden designer orientano le proprie proposte verso questa soluzione per i clienti che desiderano circondarsi di verde pur rimanendo in città.

 

Il verde pensile però non è solo il lusso di potersi permettere un giardino su tetto dove rilassarsi e ricaricarsi ma è anche la riqualificazione di aree urbane degradate, introducendo alloggi a prezzi accessibili progettati attraverso criteri di greenbuilding e pianificazione sostenibile, secondo principi applicabili anche in altri contesti.

Harpo Group, storica azienda di Trieste leader nell’offerta di soluzioni progettuali per l’ingegneria civile ed ambientale, si impegna da anni a realizzare “rooftop garden” di grande effetto sfruttando proprio quegli spazi inutilizzati negli edifici degradati, e con scarse possibilità di investimento, intervenendo a livello ambientale, bonificando spazi comuni creando così spazi di social-housing per la comunità.

 

Il verde pensile consente la realizzazione di veri e propri giardini su tetti, cortili, garage, parcheggi e tutti quei luoghi privi di terreno coltivabile. Queste soluzioni non hanno solo un mero ruolo estetico e di miglioramento  paesaggistico, ma è un valido strumento per raggiungere obiettivi di compensazione, mitigazione e miglioramento ambientale, anche su scala territoriale, con ricadute economiche importanti.

“Oltre ad incrementare il valore dell’immobile, i giardini pensili garantiscono indiscussi benefici economici ed ambientali. – spiega Maurizio Crasso, geologo a capo della divisione Seic Verde Pensile - “Si parte dal miglioramento della temperatura urbana (grazie ad una corretta distribuzione della copertura verde) fino ad arrivare alla riduzione dell’inquinamento acustico e dei picchi di corrivazione (flussi delle acqua) attraverso una parziale ritenzione idrica. I giardini pensili contribuiscono alla tutela della biodiversità, infatti possono ricreare veri e proprio micro-habitat.”

 

Entrando nel dettaglio si possono identificare una serie di vantaggi ambientali quali:


- Miglioramento del microclima: il verde pensile contribuisce nella riduzione delle emissioni di Anidride   Carbonica.

- Ritenzione idrica che può toccare picchi del 70-90% e conseguente alleggerimento del carico sulla rete di canalizzazione dell'acque bianche rendendo percorribile la strada del riutilizzo delle acque piovane per usi irrigui, previo recupero e filtrazione.

- Filtraggio delle polveri (10-20% in meno) e fissaggio di sostanze nutritive dall'aria e dalle piogge.

- Compensazione delle superfici ecologiche che vengono inevitabilmente sottratte in caso di nuova edificazione.
- Protezione dal rumore attraverso minore riflessione ed insonorizzazione delle superfici sommitali.
- Influsso positivo sul clima degli ambienti interni.

 


Il verde pensile apporta anche notevoli vantaggi economici tangibili sia nel breve che nel lungo periodo, come ad esempio la durata maggiore dell'impermeabilizzazione e delle coperture attraverso la protezione dagli agenti atmosferici, un migliore isolamento termico delle coperture e quindi risparmio energetico e aumento di valore degli immobili.

 

Ovviamente non sono da sottovalutare la possibilità di sfruttare possibili incentivi economici previsti dalle amministrazioni locali e migliorare così la qualità della vita.

 

 

PROGETTI DISPONIBILI PER PUBBLICAZIONI

A DISPOSIZIONE IMMAGINI IN ALTA RISOLUZIONE E INFO TECNICHE

 

 

                                      Il Portello di Padova                                                                                                                                   Progetto San Carlo
                                      intervento di riqualificazione urbana                                                                                      “tra le piscine sopra i garage” – Bassano del Grappa

                                                                                 

 

 

 

Progetto asti                                             Orto pensile in città

                    


 

 

 

 

Harpo group nasce nel 1897, quando la famiglia di imprenditori triestini Stock inizia a produrre ed esportare in tutto il mondo i cementi Portland. Nel 1963 la società avvia la produzione, nello stabilimento di Trieste, delle finiture per esterni sandtex, completando così la gamma di prodotti per l'edilizia.

Oggi, tramite le sue divisioni, Harpo group offre prodotti e soluzioni progettuali a tutti i problemi che riguardano la decorazione e protezione murale, il restauro ed il risanamento strutturale, l'impermeabilizzazione, l'ingegneria civile ed ambientale, le coperture a giardino pensile e tante altre soluzioni innovative. Un'equipe di architetti, ingegneri e geologi è a disposizione per l'assistenza tecnica in ogni fase del progetto, per permettere ai clienti di essere in grado di fare il miglior uso dei materiali impiegati.

 

HARPO spa, Via Torino 34, Trieste

www.harpogroup.it

 

 

 

 


mercoledì 26 febbraio 2014

DDL reati ambientali approvato alla Camera


DDL reati ambientali approvato alla Camera

 

WWF : “ORA LAVORARE PER APPROVAZIONE DEFINITIVA AL SENATO”

 

 

“E' un importante primo passo in avanti l’approvazione da parte della Camera del DDL che introduce nel codice penale i reati ambientali – ha dichiarato Dante Caserta, Presidente del WWF Italia – Finalmente il nostro Paese può, se al Senato verrà garantita una corsia preferenziale a questo provvedimento, mettersi al passo con gli altri paesi europei nella lotta ala criminalità ambientale. Può essere questo un tassello importante e un biglietto da visita positivo anche in vista del semestre di presidenza europeo dell'Italia che inizia a luglio “.

 

L’approvazione di oggi, ricorda il WWF, accelera un percorso  avviato nel 1998, quando ci fu la prima proposta di introduzione nel codice penale dei "Delitti contro l'ambiente" e "Disposizioni sostanziali e processuali contro il fenomeno criminale dell'ecomafia" , avanzata dall'allora Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse.


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