CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Le ultime news sull'Eco-Sostenibilità

Le ultime notizie di AlternativaSostenibile.iy

Cerca nel blog

mercoledì 22 maggio 2013

Legambiente su Parco della Piana e Aeroporto





Firenze, 22 maggio '13  -  Comunicato Stampa



Legambiente alle commissioni VI e VII del Consiglio Regionale della Toscana:


REALIZZIAMO IL PARCO AGRICOLO DELLA PIANA

PIUTTOSTO CHE ATTARDARCI SU UN NUOVO AEROPORTO


Stamani, nella consultazione delle commissioni 6° e 7° del Consiglio Regionale, il Presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza ha presentato la seguente memoria politica:


"intorno alla proposta di deliberazione N. 334 (Adozione dell'integrazione al PIT per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell'aeroporto di Firenze) è bene dichiarare subito qual è, a nostro modo di vedere, il cuore del problema. E il nostro punto di vista, nient'affatto neutrale. E cioè che la vicenda è stata per troppo tempo "inquinata" da considerazioni meramente tecniche. In particolare, dal tema dell'orientamento della pista fiorentina (status zero, ipotesi 09/27, ipotesi 12/30, etc.). In altri termini, ci si è concentrati sull'infrastruttura in quanto tale, perdendo fatalmente di vista il sistema di valori dal quale far sgorgare la decisione politica. Quasi che oggi sia indifferente scegliere un modello esclusivamente improntato sulla competitività o scegliere finalmente la via alta della sostenibilità (socioeconomica & ambientale).


Il cuore del problema sta tutto qui. Perché è chiaro che quando si asserisce che il polo aeroportuale toscano può diventare il terzo per volume di traffico su scala nazionale, e che la sfida vera è accaparrarsi i fondi di provenienza statale e comunitaria, si ha in mente una Toscana e un orizzonte internazionale, il cui metro di giudizio è la mera competizione. Ma su questo altare, la Regione rischia d'immolare irrimediabilmente la più importante pianificazione ecologica di scala metropolitana che abbia partorito (con pieno merito, s'intende) in questi anni: il Parco della Piana.


Perché è di lapalissiana evidenza, che non vi è posto per entrambe le riqualificazioni. O si sceglie il parco o si sceglie l'aeroporto. Delle due l'una.


Le giustificazioni tecniche e gli approfondimenti a corredo della presente proposta di delibera non ci convincono. Gli studi di ARPAT sono, infatti, il frutto di modelli di calcolo teorici, non essendo basati su alcuna piattaforma di piano industriale (ad esempio: quanti e quali voli?). Ciò non consente alcuna valutazione d'impatto ambientale tale da definire con ragionevole certezza il quadro e i limiti ammissibili di sostenibilità entro i quali operare.


La posta in palio è quindi alta e chiarissima. Per questo, non possiamo accontentarci di qualche puntuale compensazione ambientale, piccola o grande che sia. Né possiamo accettare di vederci affibbiato il ruolo di rallentatori di processi storici ineluttabili. Perché non siamo contro gli aeroporti, bensì per un riequilibrio armonico tra ragioni socioeconomiche e istanze ambientali, in una logica di sistema. Dunque, Firenze, a nostro avviso, dovrebbe rinunciare definitivamente al potenziamento del suo scalo, ragionando in termini di capacità di carico sul proprio territorio e in una logica di rete interregionale FI-BO-PI. Questo scenario le permetterebbe finalmente di rendere più sicuro lo scalo di Peretola e, soprattutto, di salvare il Parco della Piana.


Un parco che, nell'attuale incertezza procedurale, contiene tuttavia intatta la sua enorme carica suggestiva. Gravida di futuro e di possibilità. Un grande contenitore di biodiversità, che si sostanzia in un prezioso reticolo di aree umide interne, di agricoltura qualitativa a km zero, di emergenze architettoniche e culturali. Un reticolo potenzialmente e utilmente innervabile da un sistema integrato di mobilità dolce (il Tram Treno della Piana!) ed esaltato dalla presenza di qualificatissimi centri di ricerca universitari."









Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *